Come riportato nel sito web del DHR, “[Lo scopo della Defensoria è] tutelare i cittadini dagli errori e dalle omissioni del settore pubblico, attraverso un controllo di legalità, giustizia ed etica, mediante la prevenzione, la difesa, la promozione e la diffusione dei loro diritti e interessi.”[1]
La tipologia di persone che più frequentemente si rivolge all’Ufficio del Mediatore è costituita da individui in condizioni economiche svantaggiate che hanno un’istruzione limitata e per tanto non sono adeguatamente informati sui meccanismi legali che possono utilizzare per tutelare i propri diritti.
L’organismo si occupa principalmente di questioni legate ai diritti sociali, economici e culturali, mentre i diritti civili e politici sono tutelati da altre istituzioni.
Storia:
Il Difensore civico della Repubblica deriva dall’Ombudsman, una figura istituzionale nata in Svezia nel 1809 con lo scopo di vigilare sul rispetto delle leggi e dei regolamenti da parte dei funzionari pubblici.
Nel corso del XX secolo, diversi paesi europei decisero di incorporare nei loro ordinamenti la figura dell’Ombudsman, che successivamente si diffuse nei paesi anglosassoni e infine in America Latina e in alcuni paesi africani. Sebbene queste istituzioni abbiano mantenuto alcune caratteristiche dell’Ombudsman originario, tra cui lo scopo, la figura è stata adattata di volta in volta alle esigenze specifiche del sistema sociale, politico e giuridico delle società che l’hanno adottata.
In Costa Rica la carica di Difensore civico fu istituita nel 1993 con la legge n. 7319, sostituendo la Defensoría General de los Derechos Humanos, un organo collegato al Ministero della Giustizia diviso in sei uffici che si occupavano delle violazioni dei diritti umani di specifiche categorie di cittadini: l’Ufficio del difensore generale, l’Ufficio del difensore per le donne, l’Ufficio del difensore per i minori, l’Ufficio del difensore per i consumatori, l’Ufficio del difensore per i detenuti e l’Ufficio del difensore per gli utenti del registro nazionale.
In tal senso, la creazione di un organo di controllo unificato che si occupasse di tutte le segnalazioni ha notevolmente facilitato l’accesso a questo tipo di servizio per tutti i cittadini.
Funzioni e responsabilità:
La Defensoria è uno degli organi che compongono la “triade” del potere legislativo. All’interno di questa, il ruolo più significativo e esercitato ovviamente dall’Assemblea Legislativa, la quale svolge un controllo politico diretto ed esplicito sul potere esecutivo. Ad essa si affiancano la Contraloría General de la República, un organo con funzioni di controllo sulle finanze pubbliche, e appunto la Defensoria, che ha il compito di vigilare sulla legalità, moralità e giustizia delle azioni o delle omissioni dell’attività amministrativa del settore pubblico, nella misura in cui possono incidere sui diritti e sugli interessi degli abitanti.
Pur essendo un organo ausiliario dell’Assemblea Legislativa, la Defensoria gode di piena indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni e nell’emissione di giudizi, per tanto non è soggetta alla volontà di altri organi.
Il campo d’azione della Defensoria è il settore pubblico. L’istituzione non è competente a intervenire in questioni tra privati, né può intervenire nelle questioni affrontate dai tribunali. Tuttavia, il settore pubblico non è limitato agli enti statali, ma comprende anche altri enti non statali che esercitano una qualche funzione pubblica, come, ad esempio, le associazioni di risparmio e prestito che gestiscono fondi per lo sviluppo dell’edilizia sociale o le associazioni professionali. Anche questo tipo di enti ricadono nelle competenze della DHR.
L’Ufficio del Mediatore agisce d’ufficio o su richiesta di una parte (in questo caso, non ci sono costi per il denunciante e non sono richieste formalità particolari). Dopo l’attivazione della procedura, la DHR procede con un’indagine informale volta a chiarire le azioni materiali, gli atti o le omissioni dell’attività amministrativa del settore pubblico. Una volta completata l’indagine, la DHR emette una relazione finale.
– Se, nel corso dell’indagine, la DHR scopre l’illegalità o l’arbitrarietà di un’azione materiale, di un atto o di un’omissione, o l’esistenza di minacce, disordini o limitazioni ai diritti e agli interessi degli abitanti, deve avvertire pubblicamente o privatamente il rispettivo ente o funzionario, fare raccomandazioni o richiami ai suoi doveri legali e suggerire all’amministrazione le misure da adottare per risolvere il problema riscontrato nel corso dell’indagine.
– Se invece la DHR, nel corso dell’indagine, e venuta a conoscenza di un reato, deve segnalarlo alla Procura della Repubblica.
– Inoltre se, a seguito delle sue indagini, si convince che l’osservanza o l’assenza di un regolamento può portare a situazioni ingiuste o dannose per gli abitanti, può suggerire all’organo legislativo o all’organo competente quali misure adottare.
Le raccomandazioni emesse dalla DHR non sono vincolanti, ma la loro forza dipende dal peso istituzionale dell’organo. Essendo infatti parte del ramo legislativa, la DHR non ha il potere di rettificare provvedimenti, azioni materiali o omissioni inerenti all’attività amministrativa, né tantomeno può ordinare l’esecuzione o la non esecuzione di un atto, poiché tali poteri spettano al ramo esecutivo e giudiziario.
Il legislatore ha concepito la figura del Difensore civico come una “Magistratura di Influenza.” Cio’ significa che la sua autorità risiede nel suo peso morale e nella sua capacità di smuovere l’opinione pubblica.
Difatti, la Defensoria e stata progettata per dare assistenza agli abitanti del paese, tutelando i loro diritti e interessi attraverso un’indagine agile e informale, che permetta di giungere a soluzioni efficaci in maniera rapida, cosa che non sarebbe possibile ottenere con procedimenti di tipo giudiziario. Proprio per questo motivo, le sue decisioni hanno una grande importanza agli occhi dell’opinione pubblica, e, per tanto, vengono solitamente attuate dagli enti pubblici a cui sono rivolte con tempestività, nonostante non siano appunto vincolanti.
In breve, la Defensoria ha la funzione di garantire che il settore pubblico adempia agli obblighi impostigli dall’ordinamento giuridico e che tale adempimento avvenga nel rispetto dei diritti e degli interessi degli abitanti. A tal fine, la Defensoria supervisiona l’amministrazione pubblica e raccomanda soluzioni o risposte adeguate ai problemi rilevati, ricordando sempre la necessità di agire per il bene degli abitanti e nel rispetto dei suoi scopi legali. Ciò implica che essa diventi un mediatore tra l’abitante i cui diritti sono stati violati e il funzionario pubblico a cui tale condotta dannosa è imputabile. Attraverso il suo intervento, l’istituzione mira a far sì che l’amministrazione stessa corregga l’azione illegale e dannosa e la sostituisca con l’azione che avrebbe dovuto essere intrapresa in primo luogo.
La maggior parte delle denunce che pervengono ogni anno alla Defensoria riguardano licenziamenti per gravidanza, processi educativi dal contenuto sessista e discriminatorio, l’assenza di tutele per bambini di strada e i bambini lavoratori, lo sfruttamento e la discriminazione della popolazione indigena, l’inquinamento ambientale, il trattamento disumanizzante e inefficiente nel campo della salute, la mancanza di chiarezza sulla proprietà terriera, la mancata applicazione delle leggi sul lavoro, le detenzioni arbitrarie o illegali, l’abuso di autorità e i maltrattamenti da parte della polizia e infine i ritardi nell’amministrazione della giustizia.
Altre funzioni della DHR sono:
- ispezionare gli uffici pubblici, e richiedere loro tutta la documentazione e le informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento delle proprie funzioni;
- promuovere qualsiasi tipo di azione giurisdizionale o amministrativa prevista dall’ordinamento giuridico di propria iniziativa o su richiesta dei cittadini, incluso sollevare questioni di costituzionalità davanti alla Corte Costituzionale, nel caso la DHR ritenga di aver individuato una violazione dei diritti o delle libertà fondamentali riconosciuti dalla Costituzione o dai trattati internazionali sui diritti umani in vigore nella Repubblica.
La DHR ha inoltre un potere di censura: qualora ritenga che degli atti siano lesivi dei diritti e degli interessi degli abitanti, può emettere una censura pubblica. L’ente o il funzionario sono tenuti a rispondere per iscritto entro 15 giorni lavorativi.
L’istituzione ritiene inoltre che la diffusione e la promozione dei diritti umani sia un’azione necessaria per il raggiungimento dei suoi obiettivi e che la partecipazione della comunità diventi un fattore fondamentale per la tutela di questi interessi. Perciò l’Ufficio del Difensore Civico ha sviluppato una serie di progetti con l’aiuto della cooperazione internazionale, con l’obiettivo di recuperare e rafforzare il principio secondo cui gli abitanti non devono essere solo i destinatari passivi dei servizi dell’istituzione, ma i protagonisti di un processo di lotta civica per i diritti, con la premessa che il miglior difensore degli abitanti è l’abitante stesso.
Infine, per rendere più efficace l’azione di controllo della DHR, e stato recentemente istituto un Ufficio di Collegamento con l’Assemblea Legislativa. Attraverso questo meccanismo, la DHR può influenzare il processo legislativo, seguendo i dibattiti parlamentari ed esprimendo le proprie valutazioni sui disegni di legge prima che questi vengano approvati, in modo da garantire che le leggi non ledano i diritti e gli interessi degli abitanti.
La struttura
La struttura interna dell’Ufficio del Difensore Civico è organizzata in 14 diverse direzioni, ognuna delle quali ha responsabilità specifiche:
1. Direzione dell’Ammissibilità e dell’Attenzione Immediata: Valuta l’ammissibilità delle denunce e gestisce le richieste di assistenza urgente.
2. Direzione degli Uffici Regionali: Supervisiona e coordina le attività degli uffici regionali dislocati in diverse parti del paese.
3. Direzione per la Diffusione e la Promozione dei Diritti: Sviluppa progetti e iniziative per promuovere la conoscenza e la tutela dei diritti umani nella comunità.
4. Direzione per le Donne: Si occupa di questioni specifiche relative ai diritti delle donne e promuove azioni per prevenire la discriminazione di genere.
5. Direzione Protezione Speciale: Si occupa della tutela dei diritti delle persone in situazioni di vulnerabilità, come i migranti, i rifugiati, le persone con disabilità, ecc.
6. Direzione per la Qualità della Vita: Monitora le politiche e le azioni che influenzano la qualità della vita dei cittadini, come la salute, l’ambiente, l’accesso ai servizi pubblici, ecc.
7. Direzione per il Controllo della Gestione Amministrativa: Supervisiona l’attività amministrativa dell’Ufficio del Difensore Civico per garantire l’efficienza e la trasparenza.
8. Direzione per gli Affari Economici: Analizza le politiche economiche e valuta il loro impatto sui diritti e gli interessi dei cittadini.
9. Direzione per l’Infanzia e l’Adolescenza: Si occupa di promuovere e tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti.
10. Direzione per gli Affari del Lavoro: Monitora il rispetto dei diritti dei lavoratori e promuove condizioni di lavoro dignitose.
11. Direzione degli Affari Legali: Fornisce consulenza legale e supporto nella gestione dei casi e delle denunce.
12. Direzione della Pianificazione Istituzionale: Sviluppa piani e strategie per il miglioramento delle attività dell’Ufficio del Difensore Civico.
13. Ufficio del Controllore dei Servizi: Valuta la qualità e l’efficacia dei servizi pubblici e formula raccomandazioni per migliorarli.
14. Direzione Amministrativa: Gestisce gli aspetti amministrativi dell’Ufficio del Difensore Civico, come la gestione delle risorse umane, finanziarie e tecniche.
Al vertice della Defensoria si trova il Difensore, nominato dalla maggioranza assoluta dei Deputati per un mandato di quattro anni, al termine del quale può essere rieletto una volta. Finora, nessun Difensore è mai stato rieletto.
I requisiti per la nomina di Difensore includono la cittadinanza costaricana, il pieno esercizio dei diritti civili e politici, un’età superiore ai 30 anni e il riconosciuto prestigio morale e professionale. Dopo la nomina, il difensore fornisce una lista di tre candidati, sulla base della quale l’Assemblea Legislativa sceglierà il Vice Difensore.
Principi
I funzionari della Defensoria devono attenersi, nell’esercizio delle proprie funzioni, ai seguenti principi e valori: uguaglianza, non discriminazione, efficacia.
L’Ufficio del Mediatore deve garantire il raggiungimento degli scopi, degli obiettivi e dei traguardi proposti dall’ordinamento giuridico in un quadro di pianificazione, valutazione e responsabilità, al fine di apportare cambiamenti positivi nel godimento dei diritti umani e nella condizione del denunciante.
La gestione istituzionale deve essere orientata alla generazione di valore pubblico, inteso come impatto sul miglioramento della gestione pubblica, la protezione e la promozione dei diritti, attraverso l’uso ottimale delle risorse assegnate, siano esse umane, materiali, tecnologiche e finanziarie.), austerità, trasparenza, probità (agendo con integrità, rettitudine, buona fede e nel rispetto dell’ordinamento giuridico), responsabilità, imparzialità, indipendenza politica.