Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Diplomazia economica

1. La cooperazione economica tra la Costa Rica e l’Italia può essere ben descritta da alcuni dati.

Nel  2022, l’interscambio tra i due paesi é stato pari a 463,5 milioni di euro (nel 2021 era stato di 366 milioni). Nei primi 6 mesi del 2023, le esportazioni italiane hanno registrato un calo del 26% (per un totale di 133,6 mln. euro), mentre le importazioni italiane sono aumentate del 17,7% (giungendo a 117,1 mln. euro).

L’Italia è il 15° mercato di destinazione dell’export della Costa Rica. La Costa Rica, invece, è il 100° mercato di destinazione dell’export dell’Italia. Seguendo la stessa tendenza, l’Italia è il 14° fornitore della Costa Rica mentre, invece, la Costa Rica è l’89° fornitore dell’Italia.

Se si considerano i principali competitors dell’Italia, si nota che nel 2022 e nei primi sei mesi del 2023 le quote di mercato dell’export italiano in Costa Rica sono state superiori a quelle di Francia e Regno Unito, ma inferiori a quelle di Germania e Spagna.

Prendendo in considerazione gli anni dal 2018 al 2021, si può notare che le importazioni italiane dalla Costa Rica si sono sempre collocate sopra i 200 milioni di euro; parallelamente, però, le esportazioni italiane in Costa Rica non sono riuscite a superare i 150 milioni di euro. In linea generale, l’Italia ha importato dalla Costa Rica più di quanto esportato, portando inevitabilmente ad un saldo negativo per l’Italia. Considerando gli anni dal 2015 al 2021, la media del valore dell’interscambio si colloca attorno ai 362 milioni di euro.

2. L’import italiano dalla Costa Rica è composto per la maggior parte da prodotti agricoli e prodotti alimentari. L’import costaricense dall’Italia, invece, è molto più variegato: macchinari, articoli in materie plastiche, prodotti chimici e fertilizzanti e mobili sono solo alcuni dei prodotti importati.

3. Se consideriamo l’Italia e la Costa Rica, nel 2021 lo stock di investimenti diretti esteri italiani in Costa Rica era pari a 179 milioni di euro. Lo stock degli investimenti diretti esteri costaricensi in Italia, nello stesso anno, era pari a 27 milioni di euro.

Complessivamente gli investimenti diretti esteri in entrata in Costa Rica sono stati pari a 1,763 miliardi di dollari nel 2020  e a 3,231 miliardi nel 2021. I dati UNCTAD per il 2022 parlano di 3,045 miliardi di dollari.

Gli investimenti diretti esteri in uscita dalla Costa Rica invece sono stati pari a 118 milioni di dollari nel 2020 e a 85 milioni nel 2021. Per il 2022 l’UNCTAD indica un valore pari a 104 milioni di dollari.

4. Una serie di imprese italiane operano in Costa Rica in diversi settori, in particolare costruzioni, macchinari e agroalimentare. Sono presenti anche alcuni grandi gruppi italiani tra cui Orsero, Enel Green Power, Gualapack, Prysmian e Telespazio.

Approfondimenti
  • L’ECONOMIA COSTARICENSE

    La Costa Rica ha un’economia piccola ed aperta, tende ad attrarre investimenti dall’estero ed è legata a molti Stati grazie ad una serie di accordi di libero scambio.

    Il Paese è l’unico membro centroamericano dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ed è membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).

    La Costa Rica, nonostante alcune misure protezionistiche per qualche prodotto agroalimentare, ha puntato molto sull’integrazione economica. Alcuni tra i più importanti accordi di libero scambio sono stati siglati con la Cina, gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

    Il principale punto debole dell’economia costaricense è la sua dipendenza dai mercati esteri, per gli investimenti ed il commercio, che la rende vulnerabile a shock esterni.

    Uno dei rischi principali per l’economia è dato dall’aumento del debito pubblico.

    La Costa Rica, da un punto di vista economico, è un Paese moderatamente libero (55° nel ranking mondiale); il suo livello di libertà economica è superiore sia alla media regionale americana che a quella mondiale.

    Un settore decisamente in crescita, frenato temporaneamente dalla pandemia, è quello del turismo.
    La Costa Rica presenta delle condizioni naturali uniche: ospita il 5% della biodiversità di tutta la terra ed il 3,5% della vita marina; un turista può vedere, senza percorrere distanze proibitive, i vulcani, la giungla, le foreste tropicali e le spiagge dei Caraibi e del Pacifico; inoltre, il Paese ospita svariati parchi nazionali e riserve naturali.
    Questi elementi sono una delle motivazioni che spiegano perché il turismo in Costa Rica nel periodo tra il 2007 ed il 2018 è cresciuto del 44%.

    La natura in Costa Rica oltre ad essere fonte di turismo è anche fonte di energia: il 93% dell’elettricità costaricense, infatti, è generata utilizzando risorse rinnovabili.

    Le politiche green attuate dalla Costa Rica, oltre ad aver portato ad importanti risultati, hanno accresciuto la popolarità del Paese grazie ad una pubblicità positiva in un tema sensibile quale quello ambientale.

    I programmi attuati dai Governi costaricensi hanno, tra le altre cose, promosso la conservazione delle foreste e della biodiversità, rendendo la Costa Rica l’unico paese tropicale ad aver invertito la tendenza alla deforestazione.

    Il PIL pro capite della Costa Rica è, dopo quello di Panama, il più alto dell’America Centrale e supera quello della Colombia e del Messico.Tuttavia, soprattutto a causa della crisi economica che ha colpito il Paese negli ultimi anni, aggravata dalla pandemia, in Costa Rica vi sono importanti tassi di disuguaglianza e povertà.

    Le previsioni indicano che il 2022 ed il 2023 dovrebbero essere anni di crescita per il PIL costaricense: si prevede una crescita del 3,9% nel 2022 e del 2,9% nel 2023.

    Anche il turismo è in ripresa e il pieno recupero del settore potrebbe arrivare già nel 2023.

    E’ previsto anche un aumento graduale dell’inflazione, ma si prevede che rimarrà sotto il 3%.